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Federico Peri: Essenzialità contemporanea

Scoprite il sofisticato mondo di Federico Peri all'insegna della linearità e dei materiali autentici. Ispirandosi ai grandi maestri del design dell'inizio del XXI secolo, il suo design è un percorso di contaminazioni con uno sguardo puro, elegante e poetico, dove la funzione è al centro della scena.

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Dal 2011, Federico Peri è uno studio di interior e product design con sede a Milano. Fin dall'inizio, lo studio ha rappresentato uno spazio sicuro per esprimere l'autentica filosofia progettuale del fondatore, guidata da una costante ricerca dell'essenza della forma, ma con un occhio deciso alla contemporaneità.

Sia la vicinanza alla produzione di metalli nei primi anni di vita, sia le esperienze internazionali raccolte all'estero, vivendo e lavorando in una residenza d'artista parigina, hanno contribuito profondamente a formare il gusto raffinato di Peri, alimentando la sua fascinazione per le più grandi icone della storia del design.

I vari progetti, che spaziano dai concetti di vendita al dettaglio, agli spazi commerciali, alle abitazioni private e al design di mobili, mostrano perfettamente l'approccio funzionalista di Peri, che privilegia soprattutto un'intima connessione con la funzione e i concorsi individuali. La fedele devozione di Peri a linee e forme chiare va di pari passo con il suo sentito desiderio di lasciar parlare i materiali, spesso preferiti nella loro forma più autentica, rivelando un legame viscerale con l'artigianato.

Nel 2019 lo studio ha accolto una new entry, la designer Enrica Saviane, che collabora principalmente con Federico in progetti di interni come Eden Sky House e Amabilia Suites.

Come si è avvicinato al mondo del design? Raccontateci la vostra storia.

La nostra passione per il design è nata quando eravamo giovani. Abbiamo frequentato lo IED, dove ci siamo conosciuti, sognando entrambi di fare questo lavoro, e così è stato. Dopo l'università abbiamo lavorato per due importanti studi di interior design di Milano, Vudafieri Saverino Partners e Storage Milano, fino a quando - nel 2010 Federico e nel 2012 Enrica - abbiamo deciso di metterci in proprio come liberi professionisti. Non abbiamo sempre lavorato insieme; all'inizio Federico si è concentrato maggiormente sull'arredamento, creando le sue collezioni presentate al Fuori Salone, che lo hanno portato a collaborare con Nilufar e a seguire diverse aziende di design come FontanaArte e Baxter. Nel 2019 l'ho affiancato ufficialmente per la parte di interior design. Insieme abbiamo realizzato diverse abitazioni private e spazi pubblici, come Eden Sky House e Amabilia.

Da dove trae ispirazione per i suoi progetti?

Spesso l'ispirazione viene dalla nostra esperienza: un luogo, un dettaglio di un edificio che ci ha colpito, o semplicemente un'immagine che serve come punto di partenza per costruirci intorno un intero progetto. Per quanto riguarda un certo progetto che abbiamo realizzato per una boutique, ricordo di essere partito da un paio di dettagli che avevamo visto qualche mese prima: una lampada e un pezzo di tessuto. Non avevamo idea di quale impronta dare al progetto, ma volevamo quelle due cose nell'ambiente e così, come si fa con un compasso, ci siamo concentrati su questi dettagli e abbiamo chiuso il cerchio intorno a loro.

In un mondo iperdigitale, vi rivolgete spesso ai social media per trovare ispirazione? Se sì, quale piattaforma di social media utilizzate e perché?

Oggi mentiremmo se dicessimo che non ci affidiamo ai social media per trovare ispirazione. Facciamo parte di una generazione che è cresciuta facendo ricerca attraverso i libri, quindi fa ancora parte della nostra abitudine sfogliarli per trovare ispirazione e dettagli, soprattutto per i mobili, ma allo stesso tempo è innegabile che la ricerca online sia più veloce e immediata. I social media, come Instagram e Pinterest, sono canali essenziali per rimanere aggiornati, ma allo stesso tempo dobbiamo stare attenti perché il rischio di fare copie è dietro l'angolo.

Qual è il progetto preferito a cui avete lavorato e perché?

Ci sono diversi progetti a cui ci è piaciuto lavorare, ma credo che il nostro ultimo progetto, Amabilia, sia quello a cui siamo più legati per una serie di coincidenze fortuite. Il progetto da solo merita sicuramente un posto tra i nostri preferiti per l'opportunità di lavorare in una location con una vista così esclusiva, anche se a volte non è ancora sufficiente. Se c'è anche armonia tra le persone che ci lavorano, il risultato non può che essere eccellente, e così è stato. Dal committente all'azienda che ha seguito i lavori e oltre, c'è stata molta sintonia e professionalità fin dall'inizio, e questo ci ha permesso di lavorare a questo progetto nel migliore dei modi, per questo ne abbiamo un piacevole ricordo.

Quale pensate che sarà la prossima grande tendenza dell'interior design?

Chiamarla tendenza è forse esagerato, ma crediamo che l'interior design stia prendendo una nuova direzione dopo le varie chiusure. Discutiamo spesso di questo argomento con i colleghi e ci sentiamo obbligati a ripensare l'interior design tenendo conto di un "nuovo" stile di vita. Non solo le case, ma anche gli spazi di lavoro e pubblici devono essere ripensati. Negli ultimi anni le case sono diventate sempre più piccole e spesso non dispongono di spazi esterni. Questa pandemia ci ha fatto riflettere su come la casa debba essere un luogo in cui ognuno ha il proprio spazio, rimodellandolo in base alle esigenze della famiglia che cresce e alla necessità di uno spazio esterno. Per anni abbiamo guardato con orrore alle case degli anni '70, per il loro stile discutibile, ma almeno erano comode e spaziose. Forse dovremmo iniziare a guardare a quel modello di abitazione in chiave moderna. Anche se questa pandemia finisse domani, la nostra mentalità è inevitabilmente cambiata, così come il modo in cui viviamo l'ambiente in cui viviamo.

Quale epoca vi ispira di più in termini di estetica?

L'inizio del secolo scorso rappresenta sicuramente una grande fonte di ispirazione per noi. Oggi un interno di Mackintosh o di Adolf Loos può sembrare "normale" nella nostra contemporaneità, ma se pensiamo a quando sono stati concepiti e realizzati, ci rendiamo conto di quanto siano sensazionali. Questo vale anche per l'arte, il design e l'architettura di quegli anni. Guardiamo a quel periodo storico con grande ammirazione, soprattutto per la grande attenzione ai dettagli.

Le scelte della lista A

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