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Adrenalina Incontra Remo Brindisi

Nata nel 1999, con il desiderio di elevare il mondo delle sedute a un universo iconico e scultoreo, Adrenalina propone soluzioni futuriste per interni di grande impatto. Scopri l'incontro tra il design di Adrenalina e l'arte di Remo Brindisi, un progetto d'autore che osa con entusiasmo da tutti i punti di vista: concettuale, stilistico e comunicativo.

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Fin dalla sua nascita, Adrenalina ha abbracciato con coraggio un obiettivo preciso: sfidare le convenzioni progettando oggetti per ambienti ispirati al futuro. Adrenalina è cresciuta proponendo poltrone, divani, pouf e sistemi modulari unici, osando con entusiasmo da tutti i punti di vista: concettuale, stilistico e comunicativo. Dal 2022 la direzione artistica è affidata a Debonademeo Studio. Il rebranding del 2023, infatti, testimonia una nuova era per la produzione del marchio, fatta di grazia ed eleganza.

ADRENALINA INCONTRA REMO BRINDISI

Adrenalina ha incontrato la Casa Museo Remo Brindisi nella fase in cui il marchio si è liberato della palette colorata che lo aveva contraddistinto fino a quel momento, per dimostrare che il buon design è prima di tutto segno e forma, che insieme rappresentano la sintesi tra progettazione e manifattura, tra esperienza e conoscenza. Adrenalina, in fase di rinnovamento estetico e culturale, ha scelto il museo come cornice per esporre i suoi arredi iconici, abbracciando la purezza del bianco in armonia con l'architettura progettata da Nanda Vigo. Questo spazio, concepito negli anni Sessanta dall'artista Remo Brindisi come ambiente interdisciplinare e vivibile, incarna la sua visione di fusione tra arte, design e vita quotidiana. Adrenalina presenta il capitolo finale di questo progetto alla Fiera EDIT Napoli. L'iniziativa, ispirata a due arazzi disegnati dall'artista Remo Brindisi negli anni Settanta e realizzati dall'Arazzeria Pennese, riflette un profondo dialogo tra design, arte e architettura. L'installazione, curata da Debonademeo e Valentina Bigiarini, fonde elementi della Casa Museo Remo Brindisi con gli arredi di Adrenalina, mostrando un'estetica innovativa e un mix unico di tradizione e modernità.

Adrenalina nasce ed esplode nel 1999 con un design audace e fuori dagli schemi precostituiti. Come prende vita questa filosofia estetica che rompe i canoni tradizionali? Ci sono stati dei momenti cruciali che hanno definito la vostra inimitabile identità?
La filosofia di Adrenalina prende vita dalla volontà della seconda generazione dell’azienda di portare emozione e valore nel mondo degli arredi imbottiti, reinterpretando l’oggetto seduta come elemento iconico e scultoreo. Adrenalina ha sempre amato sfidare le convenzioni creando oggetti di design che sembrano provenire dal futuro, ispirando sogni e mondi ancora da esplorare. Adrenalina è innanzi tutto un’esperienza, da vivere e far vivere, nata per non essere semplicemente una collezione di imbottiti ma per divulgare il concetto dell’elemento di arredo sartoriale e curatoriale, che a tratti diventi anche culturale, portando con sé un’identità e valori precisi. Momenti cruciali sono gli incontri con le persone e i luoghi, gli art director che si sono succeduti, da Simone Micheli a Debonademeo e naturalmente anche con i designer con i quali collaboriamo.

Da sempre innovatori e anticipatori, riuscite a rispondere ai cambiamenti nelle tendenze e alle nuove esigenze del design. Da dove traete spunto per la realizzazione dei vostri pezzi? Raccontateci come si articola il vostro percorso produttivo, dall’ideazione alla realizzazione dell’oggetto nella sua forma finale.

Adrenalina è un brand dinamico, che trae ispirazione dai suoi incontri con luoghi, persone, situazioni. Il team creativo è estremamente variegato e ricettivo, sia nei confronti degli impulsi che arrivano dall’esterno, sia rispetto a ciò che il mercato chiede. A venticinque anni dalla prima presentazione di Adrenalina si è raggiunto un ottimo equilibrio nel processo di preparazione delle nuove collezioni.
Il team creativo individua la tipologia di seduta che le analisi dei dati evidenziano essere necessaria per completare l’offerta del catalogo, scrive un brief e apre il Call for Project, invitando designer preselezionati a partecipare. Una volta scelto il disegno più in linea con le richieste tecniche e stilistiche, si procede al lungo processo di prototipazione, completamente interno. Qualche collezione è perfetta già al primo tentativo, altre richiedono molto più tempo e tante modifiche, che vengono supervisionate dagli art director Debonademeo e dai designer. Al di là delle forme, che tradizionalmente attirano sguardi e attenzioni, la particolarità che riesce a stupire la stragrande maggioranza del nostro pubblico è il comfort. La nostra tradizione produttiva non prescinde mai da questa caratteristica, e l’osservazione più comune durante gli eventi è appunto che le sedute, oltre a essere belle, sono comodissime.

Adrenalina ad oggi vanta un numero molto considerevole di collaborazioni con designer da tutto il mondo. Come scegliete i designer con cui lavorare e quanto è importante per l’identità del brand questo senso di apertura e di contaminazione delle idee?

Ricerca è la parola chiave di tutto ciò che facciamo, in ogni ambito, dai materiali ai designer. Ora c’è il web che funge da vetrina globale, ma abbiamo mantenuto la sana abitudine di girare il mondo per cercare materiali, idee, collaborazioni. Ci piace il concetto di integrazione e contaminazione che lega tanti designer diversi provenienti dalle più svariate aree geografiche, è una ricchezza per il brand da tutti i punti di vista, non solo stilistico.

Nel 2024 avete avviato una collaborazione con la Casa Museo Remo Brindisi, arredandola con la vostra collezione storica di divani e poltrone. Ci parli di questo progetto che è un omaggio a Brindisi e celebra l'integrazione delle arti.

La collaborazione con la Casa Museo Remo Brindisi è nata durante il nostro rebranding 2022/2023. In quell'occasione, abbiamo voluto presentare Adrenalina in bianco puro: un'Adrenalina inedita, spogliata del colore per poterla apprezzare nelle sue forme essenziali, senza elementi cromatici che potessero modificare la percezione del prodotto. In quel momento, nessun altro luogo se non la Casa Museo poteva ospitare Adrenalina, non solo per il bianco puro delle sue piastrelle in clinker, uniche nel loro genere, ma anche per l'innovativo concetto interdisciplinare coltivato negli anni. Avere un accesso così intimo alla Casa ci ha permesso di riscoprire una serie di valori che sono perfettamente affini al nostro DNA aziendale. Remo Brindisi era un appassionato di scambi interdisciplinari nel campo delle arti, del design, dell'architettura e un appassionato mecenate e collezionista di oggetti di design fin dagli anni Settanta.

Il progetto si è svolto in due fasi. La prima ha posto l'accento sul bianco puro: l'essenza delle forme e il legame simbolico tra Remo Brindisi e Nanda Vigo, architetto e amico del Maestro. La seconda fase è nata da un'approfondita ricerca d'archivio presso la Casa Museo, che ha portato a un nuovo incontro con gli arazzi del Maestro. Due arazzi, attualmente in mostra, hanno risuonato profondamente con noi per la loro materialità, rispecchiando i tessuti che utilizziamo per le nostre sedute. Il tessuto è anche il primo punto di contatto tra l'utente e i nostri progetti; così[ispirati da questo legame] abbiamo reimmaginato le nostre sedute utilizzando i colori e gli elementi grafici di quegli arazzi. Questo processo ha portato a una piccola capsule collection, dove ogni pezzo esclusivo è unico e insostituibile proprio come gli arazzi.

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