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The Artisan

Influenze afrikaans: ROU Materiaal

Incontrate Marzia De Lorenzi e Monica Cortesi, fondatrici del marchio artigianale ROU Materiaal, il cui nome evoca in afrikaans le materie prime e il lavoro manuale radicale, e scoprite il loro approccio unico all'artigianato autentico attraverso mezzi naturali come la resina e il legno di scarto per creare pezzi d'arredamento e complementi d'arredo.

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Marzia De Lorenzi e Monica Cortesi condividono molte passioni: l'arte, il design e la città di Parigi. Grazie al loro forte legame, nel 2013 sono riuscite a fondare ROU Materiaal, un'azienda di arredamento il cui nome deriva dall'afrikaans che significa "materia prima", evidenziando lo stile distintivo del marchio che collega materiali "primitivi" a un profondo studio di forme e texture contemporanee utilizzando resine, acrilici, stucco e cemento.

Dai tavoli scultorei ai complementi d'arredo mozzafiato, i loro pezzi nascono da legni di recupero di alberi secolari con un progetto produttivo interamente Made in Italy, trasformando materiali di scarto in pezzi contemporanei perfetti per case con carattere e personalità.

Leggete la nostra intervista a Marzia e Monica sulla rivista Artemest, e scoprite come le due si sono unite e hanno creato un'estetica personale che unisce artigianato e arte.

Cosa ha ispirato la scelta di utilizzare materie prime così raffinate di influenza afrikaans?

Entrambi i soci, pur avendo due carriere completamente diverse, l'uno nell'architettura e l'altro nel management, abbiamo espresso il desiderio di lavorare con un materiale forte, materico e grezzo, creato attraverso un lavoro manuale molto radicale. Il nome "ROU Materiaal" comunica la nostra ricerca di un materiale molto antico, attraverso la sua origine sonora e linguistica; suggerisce anche un'influenza minimalista contemporanea, una fusione tra il linguaggio di origine africana e il mondo contemporaneo del Nord.

Qual è il materiale o la tecnica più particolare tra quelle che utilizzate?

La tecnica più particolare è l'utilizzo di resina ottenuta in modi insoliti e tecnicamente "sbagliati", per ottenere risultati imperfetti e casuali con un tocco unico.

Ci parli del processo creativo e della produzione di uno dei suoi pezzi più iconici.

Tutti i nostri pezzi condividono un processo creativo che comprende la scelta della materia prima e il tipo di lavorazione in resina. La nostra selezione di materie prime è composta da legni massicci di alberi centenari, abbattuti perché malati o morti, e poi scartati dall'industria per il loro carattere imperfetto che personalmente consideriamo molto espressivo. La materia prima del nostro pezzo più iconico, "Sezione Superbig05", è stata scelta proprio per la sua espressività: si tratta di un legno di olmo ancora "fresco" che presenta rigonfiamenti tridimensionali sulla superficie, impreziositi da resina, sabbia e gessi stesi su vari livelli per creare un pezzo unico materico e di forte valore cromatico.

Come descriverebbe il vostro stile e la vostra filosofia?

Il nostro è uno stile brutalista e materico che cerca un'estetica ispirata alla natura, scolpita da un gesto umano che è allo stesso tempo casuale e premeditato. Vogliamo creare un pezzo forte della natura, plasmato dalle mani dell'uomo in un design contemporaneo, che vanti un'espressività unica, spesso ottenuta con processi chimici inusuali. La nostra filosofia è quella di una natura contemporanea realizzabile che suscita emozioni per le case contemporanee e future.

Come pensate che si evolverà ROU Materiaal nei prossimi anni?

Nei prossimi anni contiamo di raggiungere le reti nazionali e internazionali di gallerie d'arte e design, e di continuare con i nostri progetti su misura per le case private. Speriamo inoltre di continuare a collaborare con marchi e hotel rinomati, e più in generale con tutti gli ambienti che necessitano di un pezzo di arredamento funzionale con una forte carica emotiva.

Che legame sente con il suo territorio? Quale luogo consigliereste di visitare assolutamente a Ravenna?

Siamo legati al nostro territorio attraverso la ricerca delle materie prime, che troviamo presso i nostri fornitori locali, e in termini di tecniche, come quella di ricreare la tipica "stampa romagnola" in un'estetica contemporanea su tessuto. L'uso della resina, invece, è assolutamente innovativo e riguarda più che altro il mondo del restauro. A volte si aggiungono anche tessere di mosaico tipiche dell'arte bizantina, che proprio a Ravenna ha raggiunto il suo massimo splendore. Consigliamo sicuramente una visita a San Vitale, ma anche le storiche stamperie romagnole meritano una sosta. Infine, è d'obbligo una passeggiata nelle nostre pinete: la loro bellezza è stata decantata dal poeta Lord Byron, e i profumi unici degli alberi e della loro resina seducono qualsiasi visitatore.


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