Sebastiano Bottos: Artigianato scultoreo

Artigiano, designer, artigiano, architetto: Sebastiano Bottos è un produttore eclettico con molti background e direzioni diverse. Il suo marchio di mobili trae forza e ispirazione dai suoi studi di architettura a Venezia e dalla secolare tradizione di famiglia. Combinando innovazione e originalità e sfumando il confine tra pezzi funzionali e sculture, le sue collezioni sono inconfondibilmente caratterizzate da decorazioni ipnotiche, con un uso sapiente di effetti tridimensionali e motivi modulari.

Scoprite nella nostra intervista come Bottos dà vita ai suoi intriganti progetti con una sapiente maestria artigianale e tecniche di lavorazione innovative, unite alla costante ricerca di nuovi design e materiali.

Come si è avvicinato al mondo del design? Ci racconti la sua storia.

È stata un'evoluzione del tutto naturale. Sono nato e cresciuto in un ambiente ideale, dato che la mia famiglia opera in questo settore da diverse generazioni e i miei genitori sono sempre stati appassionati collezionisti di classici iconici: basti pensare che la mia prima foto da bambino è su una sedia Eames TV. In seguito, la frequenza della Facoltà di Architettura di Venezia e l'esperienza nell'azienda di famiglia hanno arricchito la mia formazione culturale e professionale. La mia curiosità è stata e rimane tuttora determinante, e mi spinge a esplorare continuamente soluzioni non convenzionali, sia per quanto riguarda i materiali che i sistemi di produzione. L'innovazione è quindi alla base del mio approccio progettuale.

Il legno è spesso il materiale principale delle sue creazioni. Qual è la ragione di questa scelta?

Credo che il legno sia un materiale che suscita in tutti un'attrazione naturale, una sorta di sentimento ancestrale. La sua qualità incredibilmente malleabile consente un'ampia libertà di progettazione. Inoltre, è "verde", il che lo rende più che mai attuale.

Tutti i vostri pezzi sono realizzati a mano in Italia. Quali sono le principali fasi di produzione e le tecniche innovative utilizzate per realizzarli?

I miei pezzi sono spesso il risultato di una combinazione di metodi eseguiti da macchinari sofisticati e da artigiani altamente qualificati. Sono convinto che il vero significato di "Made in Italy", cioè di prodotti di alta qualità non replicabili in nessun altro Paese, debba essere caratterizzato dalla somma di questi fattori: creatività, tecnologia e artigianalità.

Cosa rende speciale un progetto di Sebastiano Bottos? Come descriverebbe la sua estetica e il suo stile?

Direi il fatto che dietro ogni progetto c'è una continua ricerca di innovazione - non assomigliano a nessun altro prodotto sul mercato - e mi piace pensare che chi sceglie un pezzo della mia collezione lo faccia perché ha notato questa differenza. Potrei essere definito un designer estetico in quanto mi concentro non solo sulla funzione ma anche sulla "ricerca del bello": come tale i miei oggetti trascendono il puro concetto di utilizzo. Il mio stile non deve rispondere a nessuna logica orientata al cliente e alla produzione di massa, quindi lo definirei un "free style".

Qual è la filosofia alla base delle sue collezioni?

Non necessariamente partendo da un presupposto rigido: a volte "less is more", altre volte "more is less and less is a bore".