Oliviero Toscani: Umanità Rivelata

Oliviero Toscani, figlio del primo fotoreporter del Corriere Della Sera, è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e design all'Università delle Arti di Zurigo. Fotografo iconico, è noto a livello internazionale come la forza creativa dietro alcuni dei marchi di maggior successo al mondo, creando negli anni immagini aziendali e campagne pubblicitarie per aziende come Esprit, Chanel, Fiorucci, Prenatal e molte altre.

Ha costruito l'identità, l'immagine aziendale, la strategia di comunicazione e la presenza online di United Colors of Benetton, trasformandola in uno dei marchi più riconosciuti al mondo e realizzando in questo periodo alcuni dei suoi maggiori capolavori. Toscani combina la sua attività di fotografo di moda con quella di reporter, facendosi testimone dell'attualità attraverso la sua macchina fotografica, con un'attenzione particolare alla condizione umana.

Muovendosi tra Parigi, Londra, Milano e New York, collabora con giornali e riviste internazionali come Elle, Vogue, Esquire, Stern, Liberation e molti altri, ed espone le sue opere in musei d'arte moderna e contemporanea di tutto il mondo.

In conversazione con
Oliviero Toscani

Abbiamo incontrato l'artista e gli abbiamo chiesto della sua visione creativa e del ruolo del fotografo oggi. Leggi l'intervista per scoprire il suo approccio artistico:

"Il passaggio dall'analogico al digitale ha comportato una semplificazione del mezzo fotografico, ma l'essenza stessa del fotografo non cambia. Come uno scrittore, non scrive meglio con una Montblanc invece che con una matita. Quindi, la macchina fotografica è un mezzo come un altro." - afferma Toscani.

"Stampare le mie opere su supporti di cemento è stato un esperimento molto interessante, ma lo considero solo un mezzo di diffusione al servizio della visione artistica. Ciò che mi muove è catturare fotografie e testimoniare il mio tempo, che sia attraverso una macchina fotografica, uno smartphone, su carta o su cemento.

Penso che il vero fotografo non sia un maniaco della macchina fotografica, ma un intellettuale che critica il mondo ed è in grado di vedere qualcosa e di mostrarlo agli altri. Questo è il mio vero lavoro. Attraverso la fotografia voglio portare avanti la mia ricerca e sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni sociali. Le mie immagini sono state viste in tutto il mondo attraverso i mezzi di comunicazione di massa, manifesti e giornali, sono fatte per essere condivise, non scattate in studio per una sorta di gratificazione artistica ed estetica, sono memorie storiche dell'umanità. Faccio foto perché voglio registrare qualcosa e raccontare una storia con la fotografia."

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