Nato a Torino nel 1905, Mollino crebbe in un ambiente colto e benestante che alimentò fin da subito la sua curiosità per arte, fotografia, aeronautica e design. Dopo la laurea in architettura iniziò a esplorare diversi territori creativi, dedicandosi non solo alla progettazione di edifici, ma anche alla realizzazione di arredi, lampade e interni. Gli anni formativi furono segnati dal dialogo tra un’educazione classica e il desiderio di superare le forme convenzionali, sperimentando linee fluide, volumi scultorei e ambienti intrisi di atmosfera.

Nel corso della sua carriera, Mollino progettò non solo abitazioni e teatri, ma anche un’iconica produzione di mobili, illuminazione e interni su misura. I suoi pezzi giocano spesso con curve sensuali, materiali ricercati e un equilibrio sottile tra leggerezza e struttura - un linguaggio estetico difficile da incasellare. Parallelamente, Mollino coltivò la fotografia con grande maestria: nei suoi scatti emergono l’interesse per il corpo umano, il costume, il movimento e le composizioni dal sapore surreale, un universo visivo che rispecchia la stessa audacia creativa del suo lavoro progettuale. Il suo approccio trasversale contribuì a definire un nuovo modernismo italiano, fondato su artigianalità, emozione e libertà artistica.