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Studio Ciarmoli Queda: Design Neo Deco

Con sede a Milano, Simone Ciarmoli e Miguel Queda si sono guadagnati una reputazione internazionale grazie alla natura multidisciplinare del loro lavoro, che spazia dal product design a progetti residenziali, yachting, retail e hospitality. Scoprite il loro stile neo deco, che guarda al passato per infondere freschezza al futuro.

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Se il design è un modo di guardare il mondo, allora il valore e il segno distintivo di un designer è rappresentato dal modo in cui sceglie di interpretare ciò che vede.

Ciarmoli Queda Studio è stato fondato nel 2009 da Simone Ciarmoli e Miguel Queda, che da allora hanno dato forma a un quotidiano senso di meraviglia, incarnandolo in numerosi progetti internazionali che toccano ogni aspetto del mondo del design.

Insieme a un team di designer e architetti, hanno sviluppato e portato a termine numerosi progetti - residenziali, yachting, contract, espositivi, retail, prodotti - lavorando per clienti privati e note aziende, creando una preziosa rete di collaboratori, artisti e abili artigiani, che rappresentano il meglio della qualità Made in Italy; un vero e proprio "valore di partnership", ulteriore elemento distintivo e prezioso su cui i clienti dello studio possono contare.

Come si è avvicinato al mondo del design? Ci racconti la sua storia.

Veniamo entrambi da mondi paralleli a quello del design. Simone ha lavorato per vent'anni con Giorgio Armani, collaborando a una serie di progetti creativi, per poi passare al product e all'interior design. Con una creatività inarrestabile e la capacità di affrontare il design con un grande senso di libertà. Miguel ha collaborato a lungo con marchi come Ferré e Valentino, sviluppando un know-how su tessuti, materiali e finiture come chiave per caratterizzare un prodotto. Affascinati dall'idea di modellare lo spazio e attratti dalla luce e dai volumi, insieme abbiamo portato avanti e intensificato la nostra ricerca, caratterizzata da qualità, materiali inediti, dettagli e artigianalità, fino a creare Ciarmoli Queda Studio nel 2009.

Come descriverebbe il suo stile personale e qual è la firma personale che rende unici i suoi progetti?

Il nostro stile combina la conoscenza dell'architettura d'interni con il fascino, l'attenzione ai dettagli e l'innovazione dei materiali. Non importa se si tratta di un progetto più classico o più moderno... ci piace incrociare questi diversi stili per creare una visione unica che esprima al meglio l'anima del progetto stesso. Ci piace pensare che bisogna sapere da dove si viene per creare qualcosa di nuovo nel futuro.

C'è qualche tendenza specifica che sta attualmente mescolando nel suo studio?

Un approccio che chiamiamo neo deco: non si riferisce a un'epoca specifica ma a un approccio più consapevole, progettando cose che possano durare nel tempo, con i giusti contenuti e la giusta freschezza.

Da dove trae ispirazione per i suoi progetti?

Dai ricordi che il luogo stesso ispira e dal nostro sguardo libero che vede molteplici possibilità.

Qual è il pezzo decorativo che vi piace selezionare per i vostri clienti e perché?

Ci piace selezionare e personalizzare poltrone, divani, sedie e tavoli e progettare le disposizioni che li collegano. Le sedute dei mobili sono necessarie per unirsi, per mangiare, per parlare, per rilassarsi, per lavorare, per vivere.

In un mondo iperdigitale, vi rivolgete spesso ai social media per trovare ispirazione? Se sì, qual è la piattaforma di social media che utilizzate e perché?

Cerchiamo di guardare in modo ampio a ciò che accade a 360 gradi e di trarne una comprensione, quindi la nostra ispirazione può venire dalla scena artistica, dalla moda, dagli oggetti che ispirano una forma o una funzione, dai colori, dai materiali, dalla natura e naturalmente dalle persone. Queste ispirazioni si possono trovare anche sui social media, ma ci piace rimanere slegati da un formato e immaginare le cose attraverso la lente della nostra creatività.

Qual è il progetto preferito a cui ha lavorato e perché?

È difficile indicarne uno. Siamo uno studio multidisciplinare che lavora in diversi campi del design: attualmente ci stiamo divertendo a lavorare agli interni di una nuova imbarcazione per un cantiere navale, un'imbarcazione da diporto con caratteristiche innovative che guardano alla conservazione dell'ambiente marino, sotto la direzione artistica del porto turistico in Grecia dove questa imbarcazione viene sviluppata. Altri progetti importanti sono stati il pluripremiato yacht di 106,5 metri Dream e i cortometraggi DeLightFuL e Before Design: Classic diretti da Matteo Garrone sotto la nostra direzione artistica per il Salone del Mobile di Milano, chiamando la settima arte a dare risalto al design.

Secondo lei, quale sarà la prossima grande tendenza dell'interior design?

Generalmente un tono calmo e caldo, evitando dettagli inutili e forme troppo grandi, portando gli oggetti a misura d'uomo - con un giusto tocco di glamour.

Avete un maestro di interior design a cui guardate?

Spesso ci ispiriamo ai criteri della decorazione d'interni di Adolf Loos, Jean Michel-Frank o altri maestri con una specializzazione personale.

Qual è l'epoca che la ispira di più dal punto di vista estetico?

Il primo Novecento, il formalismo di Franco Albini, l'architettura razionale ma anche il presente e l'idea di futuro.

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