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The Artisan

Daniele Nencioni: L'intaglio del legno

Vi presentiamo Daniele Nencioni, scultore e artigiano del legno con sede nel famoso quartiere artigianale di Santo Spirito a Firenze dal 1980. Attraverso l'abile intaglio del legno, Daniele crea opere straordinarie come specchi fatti a mano e sedie in legno, e negli anni ha lavorato a progetti di grande impatto come la ricostruzione del castello imperiale di Mosca.

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Daniele Nencionha iniziatola sua attività nel 1980 a Santo Stefano, il quartiere artigianale di Firenze conosciuto in tutto il mondo; immerso in un'atmosfera così vibrante, la sua attività artigianale è diventata negli anni sinonimo di autentico Made in Italy. Daniele lavora con il legno ed è specializzato nell'arte dell'intaglio a mano, creando sculture e pezzi d'arredo di grande effetto come cornici per specchi, complementi d'arredo e sedute. Ogni opera viene accuratamente assemblata seguendo antiche tradizioni, che si tramandano di generazione in generazione nell'area toscana.

Con un'attività così imponente, Daniele Nencioni ha avuto l'opportunità di lavorare a progetti magnifici e influenti, come la ricostruzione del castello imperiale di Mosca, la sacrestia di Montecassino e l'arredamento di yacht. Leggete la nostra intervista con Daniele e scoprite da dove trae ispirazione, perché ha scelto il legno come mezzo di lavoro e i luoghi imperdibili di Firenze.


Il suo laboratorio ha sede in Santo Spirito, uno dei famosi quartieri artigianali di Firenze. In che modo il territorio influenza il vostro lavoro?

Sappiamo che il luogo migliore per il nostro laboratorio è il quartiere di Santo Spirito perché è ricco di antichità, è vicino ai musei più importanti della città e ai colleghi artigiani che conosciamo da anni e che ci aiutano nella creazione delle nostre opere.

Qual è il progetto più interessante a cui ha lavorato?

Molto giovane, quando avevo appena iniziato il mio tirocinio, ho assistito il mio capo nella ricostruzione della sacrestia di Montecassino, bombardata durante la Seconda Guerra Mondiale. Ho avuto modo di osservarlo mentre studiava lo stile napoletano del XVII secolo e di creare nuovi disegni per le parti distrutte della sacrestia. Sebbene frammentate, le incisioni lasciate dagli intagliatori dell'epoca continuano a comunicare con noi fino ad oggi.

Cosa ispira le vostre opere più particolari?

Di solito creiamo i nostri pezzi collaborando con il cliente e soddisfacendo le sue richieste. È questo che ispira principalmente le nostre opere.

Qual è, secondo lei, la caratteristica più affascinante del legno?

Ogni albero e ogni singola essenza sembra avere lo scopo specifico di diventare qualcos'altro, qualcosa che sfida il tempo e che accompagnerà l'uomo in molti ambiti della sua vita.

Qual è la parte di Firenze che ama di più?

Sono consapevole che il mio laboratorio è al servizio di un bene comune, anche se sta vivendo momenti difficili per il distacco culturale dalla tradizione. Tuttavia, i giovani che frequentano il laboratorio capiscono la bellezza di imparare un mestiere, e la possibilità che questo mestiere diventi lo scopo della tua vita, come è successo a me.


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