Marmo Maestoso
La pietra dell'arte per eccellenza: dall'antico passato alle produzioni contemporanee, il suo valore rimane immutato
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Testo di Aurelia Bianchi
Ricco di consistenza e di aspetto, il marmo ha una storia ricca e avvincente. La parolamarmo deriva dall'antica parola greca marmaron, che significa "pietra splendente". Il marmo è un materiale antico che esiste in molte varianti e può essere lavorato con diverse tecniche.
Michelangelo Buonarroti, maestro del Rinascimento italiano e creatore di celebri opere d'arte occidentale, è noto per la sua predilezione per il marmo bianco particolarmente brillante. L'artista era solito selezionare i propri blocchi di pietra dalle miniere di Carrara - città toscana nota per le sue cave - affermando che in ogni pezzo era già in grado di immaginare la statua che vi era intrappolata.
Lo stato dell'arte oggi, tuttavia, si rivela negli studi degli artigiani italiani che continuano a utilizzare le tecniche tradizionali. Un esempio per eccellenza è quello della famiglia Scarpelli, che nel cuore di Firenze coltiva ancora l'eredità della trasformazione delle pietre in mosaico. Renzo Scarpelli, nato nel 1947, ha iniziato la sua carriera come apprendista all'età di tredici anni. L'eredità è continuata quando il figlio Leonardo, che ha conseguito un master presso una delle più prestigiose scuole d'arte di Firenze, si è unito al mestiere del padre. Oggi Leonardo è uno dei pochissimi giovani artisti emergenti del mosaico. Come ai tempi di Michelangelo, seleziona personalmente le pietre prima di tagliarle in fogli sottili come un millimetro. Il suo talento è quello di creare mosaici basati su bozzetti di paesaggi e vedute della città di Firenze. Aderendo alla tradizione, incolla piccoli pezzi di piastrelle nelle lastre di marmo, sfruttando le illimitate variazioni cromatiche che le pietre consentono. Il risultato è un'opera brillantemente espressiva e di innegabile fascino per l'occhio.
Quando si parla di marmo, l'arte della Scagliola è una tecnica insolita e di grande fascino. Nello studio di Bianco Bianchi a Pontassieve, un paese vicino a Firenze, gli intarsi vengono creati con una speciale miscela di pigmenti colorati e polvere di marmo legata con colle naturali, estratti vegetali e selenite(scagliola è la parola italiana per selenite).
Questa miscela liquida di scagliola viene versata in canali incisi e poi scolpita con scalpello e martello su una lastra di marmo o di pietra. Successivamente, sulla superficie lucida vengono incisi delicati dettagli. Bianco Bianchi e le sue due sorelle, sono la seconda generazione a portare avanti questa raffinata e complessa tradizione, creando pezzi unici e impeccabili, tra cui i più famosi sono i tavoli raffiguranti la testa della Medusa, concepiti per le ville di Gianni Versace sul lago di Como e a Miami.
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