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The Artisan

ND Dolfi: Nel Paese della Maiolica

ND Dolfi apre le porte del suo laboratorio di ceramica a Montelupo, dove Daria e Natalia continuano il lavoro iniziato negli anni '50 dal nonno, il rinomato ceramista Giovanni Dolfi, mescolando tecniche tradizionali con forme e colori contemporanei.

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Ci parli della sua azienda. Come è nata?

Giovanni Dolfi era già un rinomato ceramista in una delle più prestigiose aziende ceramiche di Montelupo, un paese vicino a Firenze. Negli anni '50, insieme ai figli, decise di aprire un proprio laboratorio e di realizzare le proprie ceramiche.

Le sue collezioni si ispiravano al materiale di nuova scoperta rinvenuto negli scavi archeologici di Montelupo ed erano caratterizzate da una ricerca sulle tecniche, gli smalti e i colori utilizzati in passato.

Nel 1994 la gestione dell'azienda passa al figlio Silvano e alle figlie Natalia e Daria. Grazie alle conoscenze sviluppate nel corso dei decenni e alla passione per la sperimentazione che contraddistingue la nostra famiglia, la famiglia continua la tradizione della lavorazione artigianale degli oggetti, creando al contempo pezzi dalle forme e dai colori innovativi e caratterizzati da uno stile più contemporaneo.

Una continua esigenza di ricerca convive con un sincero amore per questo mestiere antico e che fa parte della nostra famiglia da quattro generazioni.

In che modo l'ambiente circostante influenza il vostro lavoro?

Da secoli Montelupo è un importante polo di produzione della ceramica e le nostre opere sono inevitabilmente influenzate da questa storia. Grazie a chi ci ha tramandato queste tradizioni, oggi possiamo continuare a portare avanti queste antiche tecniche, mentre il mondo in continua evoluzione che ci circonda influenza il nostro lavoro, ampliando i nostri orizzonti creativi.

Sperimentare è importante per lei?

La sperimentazione è fondamentale. I nostri prodotti vengono reinventati e ripensati all'infinito. Questo è il motore che fa andare avanti la nostra azienda. Abbiamo la fortuna di lavorare con un materiale che può essere modellato attraverso una serie di tecniche diverse e decorato con una varietà infinita di colori. Non abbiamo mai smesso di evolverci insieme al nostro lavoro e i nostri pezzi mostrano il modo in cui concepiamo e affrontiamo la ceramica.

Può descrivere il suo processo di produzione?

Ci sono diverse fasi nella produzione dei nostri oggetti. Tutto inizia dalla lavorazione della materia prima in stampi di gesso. Poi il pezzo viene modellato al tornio e quindi vengono applicati i rilievi che caratterizzano il nostro lavoro.

La fase successiva è quella dell'asciugatura, particolarmente importante per garantire la riuscita delle fasi successive e per verificare la presenza di eventuali imperfezioni. Dopo la prima cottura, l'oggetto viene decorato con smalti e altri trattamenti che vengono applicati a mano prima della seconda cottura.

A questo punto il pezzo è finito. A seconda dell'oggetto, possono essere aggiunti dettagli in oro o platino con l'uso di speciali vernici metallizzate che richiedono una terza e ultima sessione in forno a temperatura più bassa.

Chi sono le persone più importanti che lavorano in ND Dolfi?

La nostra è un'azienda a conduzione familiare. Ogni membro della famiglia Dolfi coinvolto ha (o ha avuto) un ruolo chiave all'interno dell'azienda. Da Giovanni, a Silvano Dolfi, a tutte le persone che hanno collaborato con noi nel corso dei decenni, come decoratori e tornitori, che sono stati molto importanti nello sviluppo e nella creazione dei nostri pezzi.

Ci racconti qualcosa sulla ceramica che non tutti sanno.

Anni fa, in una delle vecchie fornaci qui a Montelupo, c'era una superstizione che riguardava la fase più delicata della lavorazione della ceramica: la cottura. La cottura avveniva allora in un forno a legna e la temperatura veniva stabilita solo osservando il colore delle fiamme.

Questa superstizione diceva che nessuna donna poteva avvicinarsi alla fornace mentre era in funzione, altrimenti il pezzo si sarebbe rovinato.


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