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Design Icon: Vico Magistretti

Vico Magistretti è stato un architetto e designer italiano che ha dedicato la sua carriera al tema dell'abitare. Creatore di edifici provocatori, di interni eleganti e di alcuni dei pezzi di design più rivoluzionari della storia, Magistretti ha trovato nella semplicità la chiave per costruire il proprio linguaggio stilistico.

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Ludovico Magistretti è nato a Milano nel 1920. Figlio di una lunga generazione di architetti, Vico - come veniva chiamato - studia architettura tra le città di Milano e Losanna. Mentre si trova in Svizzera, incontra Ernesto Nathan Rogers, fondatore del famoso studio di architettura BBPR. Questo incontro sarà decisivo per la successiva formazione intellettuale e professionale di Vico. Si laurea al Politecnico di Milano nel 1945 e successivamente lavora nello studio del padre, dove rimane per oltre 60 anni.

Nel 1947 e 1948, Magistretti affianca Castiglioni, Zanuso, Gardella e Albini nelle mostre organizzate dall'artista e produttrice di tessuti per l’arredamento Fede Cheti.Tra il 1949 e il 1959 partecipa attivamente al rinnovamento di Milano, collaborando con altri architetti e ingegneri per la realizzazione di molteplici interventi volti allo sviluppo della zona residenziale della città. Premiato con la Medaglia d'oro e il Gran Premio, rispettivamente durante la IX e la X edizione della Triennale, Magistretti si rivela ben presto uno degli esponenti più brillanti tra i suoi contemporanei.

Al Congresso internazionale di Architettura Moderna (CIAM), tenutosi a Otterlo nel 1959, Vico esibisce la sua Casa Arosio ad Arenzano (1956-59). Questo progetto, insieme ad altri edifici di grande impatto presentati all'evento, come la Torre Velasca di BBPR e la mensa aziendale Olivetti di Ignazio Gardella, permette a Magistretti di scoprire e definire il proprio linguaggio. Lo stile di Vico emerge anche nei suoi numerosi e bellissimi interni domestici. Dai grandi appartamenti borghesi ai piccoli appartamenti condominiali: ogni progetto irradia un'idea dell'abitare che coniuga eleganza, libertà e sicurezza. Questi tre elementi sono anche le caratteristiche principali del suo design successivo.

Il luogo in cui viviamo deve essere vivo, pieno di testimonianze del nostro presente e del nostro passato, deve raccontare la nostra storia.

VICO MAGISTRETTI

Negli anni Sessanta, la passione di Vico per il tema dell'abitare finisce per monopolizzare la sua attività professionale. Mette a punto uno stile estremamente audace, che si rivela largamente criticato e, allo stesso tempo, di grande successo. È in questo periodo che Magistretti inizia a collaborare con importanti marchi come Artemide, Cassina e Gavina, per i quali crea pezzi rimasti nella storia come grandi classici del design. Tra i suoi pezzi più noti: La lampada Eclisse (1966) per Artemide, il divano Maralunga (1973) per Cassina e la lampada Atollo (1977) per Oluce, che hanno fruttato a Vico tre Compassi d'Oro nel corso degli anni.

L'iconica libreria Nuvola Rossa (1977) per Cassina, caratterizzata da linee semplici e forme insolite, è un'altra pietra miliare del design unico di Magistretti. Questo mobile racchiude l'essenza della creatività del suo inventore, per la complessità che si cela dietro la silhouette essenziale, ma rivoluzionaria, del suo design. Parallelamente alla sua straordinaria produzione nel campo del design, Magistretti ha continuato a svolgere anche la sua attività da architetto per tutta la vita, fino alla sua morte nel 2006. Oggi le sue opere di design sono conservate in diversi musei sia in Europa che in America. Alcune fanno parte delle collezioni permanenti del MoMA di New York, del Victoria & Albert Museum di Londra, del Museum die Neue Sammlung di Monaco.

Essere un architetto significa lavorare da solo. Essere un designer significa essere sempre circondati da altri: una bella vittoria sulla solitudine.

VICO MAGISTRETTI

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