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The Artisan

Le Meraviglie in Vetro di Simone Crestani

Incontra Simone Crestani, giovane e rivoluzionario scultore del vetro già considerato un esperto nel suo campo. Dai tentacoli di polpo alle figure serpentine, scopri le sue creazioni in vetro abbinate all'ottone e il sorprendente processo di progettazione che si cela alla base delle sue opere.

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Simone Crestani è un designer e artigiano, considerato un giovane esperto della lavorazione del vetro. Cresciuto vicino a Venezia, ha assorbito fin da giovanissimo l'antica arte vetraria e si è formato con l'esperto vetraio Massimo Lunardon per affinare le sue capacità e le sue creazioni. I suoi pezzi sono inconfondibili e unici: ironici, equilibrati ed eleganti, ispirati alla natura.

Leggi la nostra ultima intervista a Simone e scoprite le sue ispirazioni, le sue influenze e i suoi sogni per il futuro.

L'abbiamo intervistata qualche anno fa, all'inizio della sua collaborazione con Artemest. Come si è evoluta la sua attività in questo periodo?

Beh, gli ultimi anni sono stati frenetici, quindi molte cose sono cambiate da allora. Ricordo che mi ero appena trasferita nel mio attuale laboratorio e lavoravo ancora da sola. Ora la mia attività è ben strutturata e lavoro con un team di tre fidati collaboratori.

Cosa ispira le sue collezioni?

Le mie collezioni nascono da una grande ricerca e sperimentazione. Di solito esploro temi che mi interessano, spesso legati alla natura, che leggo nei libri o che semplicemente penso senza un motivo particolare.

Come riesce a coniugare tradizione e innovazione nelle sue opere?

La tradizione è molto importante, perché trasmette conoscenze e tecniche. Allo stesso modo, è necessario integrarla con idee moderne e nuove. La combinazione di questi due aspetti è la vera essenza del mio lavoro.

Ha mai pensato di avvicinarsi ad altre tecniche artigianali?

Sì, certo! Nelle mie opere, soprattutto nell'illuminazione, combino spesso il vetro con altri materiali, come l'ottone. Anche questi pezzi sono prodotti internamente nel mio atelier.

Qual è il luogo che vi fa sentire più a casa? E quello che non ti annoia mai in Italia?

Il mio atelier e la mia casa sono il mio piccolo angolo di paradiso e mi ci trovo così bene che per ora non ho bisogno di nient'altro.

Come vede la sua attività nei prossimi anni?

Il progetto futuro è quello di perfezionare la mia produzione per renderla più esclusiva e raffinata, senza necessariamente crescere ulteriormente.

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