Galleria Romanelli
Scultura in gesso Apollo Belvedere
950 EUR
Spedizione in 1-2 settimane
Incontrate i decoratori d'interni e designer di prodotti Studio Pepe, appena presentati alla mostra per il 25° anniversario di Elle Decor a Palazzo Morando, a Milano.
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di Acelya Yonac
Li abbiamo appena incontrati alla mostra ROOMS di Elle Decor. Allo Studio Pepe è stato chiesto di decorare una delle 6 installazioni utilizzando famosi tessuti italiani. Il blu tonale in contrasto con lo splendido arancione dell'autunno, una sedia firmata Gio Ponti vestita di velluto, i tessuti di Christian Fischbacher sulle pareti e sulla tappezzeria, al centro un tavolo iconico di Angelo Mangiarotti. La stanza aveva carattere, e lo hanno anche loro. Lo Studio Pepe, fondato a Milano nel 2006, ha sempre avuto un approccio visionario e multidisciplinare all'interior design, e il suo punto di forza è sicuramente il valore emozionale del suo lavoro, una caratteristica che attira molte riviste internazionali.
Due ragazze, uno studio. Pepe significa pepe, le due ragazze non mancano di sapore e ultimamente si stanno dedicando anche al product design.
Chi?
Arianna Lelli Mami
Arianna si è laureata al Politecnico di Milano in Interior Design. Da sempre affascinata dal modo in cui le persone vivono e abitano lo spazio, guarda al design da un punto di vista libero da schemi rigidi. Appassionata di arte, colleziona objets trouvés.
Chiara de Pinto
Dopo una formazione accademica in belle arti, Chiara si è laureata in Disegno Industriale al Politecnico di Milano. Nel 1996 inizia a collaborare come interior stylist e giornalista per numerose riviste italiane e internazionali. Grazie al suo percorso artistico, ha sempre avuto un forte interesse per i materiali, le forme e i colori.
Profilo rapido del decoratore d'interni
La sua nazionalità?
Chiara de Pinto: Italiana
Arianna Lelli Mami: Italiana
CDP: Rosa pallido e rosso scuro.
ALM: Il nero, che in realtà non è un colore o meglio è un archetipo. Il mio colore preferito cambia ogni mese!
CDP: Tutto ciò che è di Piero Fornasetti.
L'ultimo progetto
Ossimori
È una collezione di product design di pezzi unici, frutto di uno studio sulla materia: fragile come il gesso e dura come il marmo. L'unione e la contrapposizione di due elementi diversi ma complementari. Materiali che portano a esplorare il rapporto tra riscoperta e oggetto.
Oggetti incentrati sul bianco e sulle sue molteplici sfumature: bianco come nei reperti archeologici; bianco come metafora di una dimensione perduta e associata al simbolico.
Oggetti votivi, oggetti sonori, oggetti visivi e oggetti tattili. Un oggetto specchiato è il primo ossimoro, perché gli specchi rappresentano la forma più importante di identificazione e nascondono la natura immaginaria dell'ego.
Chi è il suo designer preferito e perché?
ALM: Direi Gio Ponti, perché il suo genio si è esteso dall'editoria e dalla grafica all'interior design e all'architettura. Un vero e proprio concetto di vita.
Cosa/chi la influenza e ispira il suo lavoro?
CDP: Personalmente sono influenzato dall'estetica degli anni 20-40. La maggior parte degli esempi di architettura e design sono per me ancora molto contemporanei e nuovi.
ALM: Mi piace l'estetica italiana degli anni '50, non la dolce vita ma l'estetica urbana: in film come La notte di Antonioni si vede una Milano straordinaria, molto elegante, un po' alla Mad Man ma in stile Gio Ponti.
Home Profilo
Dove abita e in che tipo di edificio?
CDP: Vivo in una casa a due piani degli anni '50 con un piccolo giardino dove mi piace trascorrere il giorno libero.
ALM: Vivo in un appartamento degli anni '30 con dei pavimenti originali e antichi.
Come descriverebbe il suo stile personale di arredamento?
CDP: Uno stile eclettico in cui le persone che amiamo possano sentirsi a proprio agio, dove gli oggetti hanno una storia da raccontare.
ALM: Colleziono vecchie foto e mi piace fare piccole installazioni con esse.
Gli indirizzi preferiti di Studio Pepe a Milano
Negozio:
Raimondo Garau
Via Varese 20, Milano
Beauty:
Violette
Via Lazzaretto 3, Milano
Ristorante:
Anche*
Via Pastrengo 11, Milano
Architettura:
Bagni Cobianchi
Piazza Oberdan, Milano
Informazioni sull'autore Acelya Yonac è redattrice di Artemest e giornalista freelance, consulente digitale e specialista del lusso.
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A colloquio con Nathalie Du Pasquier, una pittrice che vede il mondo attraverso le sue opere.